giovedì 26 gennaio 2012

Cas, è spaccatura sulla modifica dello Statuto

Gazzetta del Sud giovedì 26 gennaio 2012

La modifica dello Statuto del Consorzio autostrade siciliane crea un solco tra le parti e agita gli animi. A tal punto che Palazzo dei leoni ha abbandonato il tavolo delle trattative, seguito dalle Amministrazioni di Messina e Patti. «Il commissario Anna Rosa Corsello gestisce i Cas come se fosse una società per azioni. Altro che consorzio!», sbotta l'assessore provinciale Michele Bisignano, che, ieri ha piantato in asso l'interlocutrice, seguito a ruota dall'assessore di Palazzo Zanca Orazio Miloro e dal sindaco di Patti Mauro Aquino. «Si vorrebbero imporre regole non contemplate in nessuna delle normative vigenti», ammonisce il rappresentante della Giunta Ricevuto. Sulla stessa linea gli altri due esponenti politici e fumata nera inevitabile.
A Bisignano non è andato giù il comportamento del commissario Corsello: «Durante la votazione per la modifica dello Statuto ha preteso di far valere le logiche delle società di capitali, in cui il voto è proporzionale alle quote possedute, favorendo così la Regione siciliana», spiega l'assessore dell'ente di corso Cavour. A giudizio del quale «sarebbe invece naturale privilegiare gli interessi dei consorzi, in cui tutti i voti hanno lo stesso peso». E ancora: «Noi non rappresentiamo quote azionarie ma il territorio», tuona Bisignano. Quest'ultimo, assieme a Miloro e Aquino, ha proposto, nel rispetto del principio della razionalizzazione della spesa, che i componenti del direttivo – che con modifica dello statuto diviene Consiglio di gestione – vengano portati da 7 a 3, contrariamente ai 4 membri proposti da Corsello «La legge Finanziaria prevede la riduzione a 5 o a 3. La proposta del commissario non ha presupposti normativi e per giunta non ha voluto ascoltare i sindacati», prosegue Bisignano.
Provincia e Comuni di Messina e Patti hanno chiesto un rinvio della seduta per approfondire la materia, ma, aggiunge l'assessore di Palazzo dei leoni, «mi risulta che il commissario, dopo la nostra uscita dall'aula, abbia ugualmente proceduto all'approvazione della modifica».(r.d.)

mercoledì 4 gennaio 2012




dalla Gazzetta del Sud 04 Gennaio 2012

CAS, nuovo statuto senza cda Comitato di gestione con 3 membri

Messina, Oggi alle 10, nel salone di rappresentanza del Consorzio per le autostrade siciliane l'assemblea dei soci sarà informata dal commissario straordinario, avv. Anna Rosa Corsello, sulle modifiche che intende apportare allo statuto e alle norme regolamentari. Per quanto attiene lo statuto la variazione consisterà nella riduzione da sette a tre dei membri del consiglio di amministrazione, che adesso si chiamerà comitato di gestione, e lo spostamento della sede legale da Messina a Palermo.
Secondo la Corsello l'assemblea dei soci dovrà limitarsi a prendere atto della decisione e non dovrà adottare alcun atto deliberativo. Intanto nei giorni scorsi ha consegnato alle rappresentanze sindacali la proposta di un nuovo organigramma. Nella sua struttura di massima dimensione si prevede una sola area (affari generali e del personale, servizi informatici, contratti e ragioneria) A capo del settore tecnico e di esercizio non ci sarà più un dirigente a sovrintendere ma verrà gestito da dirigenti dei servizi.
Scelta ritenuta sbagliata dal segretario regionale della Federlata, Salvatore Cordaro. Il segretario provinciale dell'Ugl, Giovanni Celesti, circa la legittimità della riunione, si dice stupito per la scelta della Corsello di tenere nei locali palermitani del Cas una riunione con le organizzazioni sindacali della multiservizi spa, di cui è presidente liquidatore. Secondo Celesti infine le modifiche che si intendono apportare portano le autostrade siciliane "fuori della concessione".
Intanto nei giorni scorsi ha preso servizio l'ing. Mario Pizzino, funzionario venuto in comando proveniente dal Comune dopo essere stato alla Provincia. Pizzino si dovrebbe occupare dell'area amministrativa. (m. p.)


Nuove limitazioni sull'autostrada

Giuseppe Romeo
Sant'Agata Militello: Ancora disagi, seppur brevi e limitati alle ore notturne, per gli utenti della autostrada A20 Messina-Palermo. Proseguono infatti i lavori di sistemazione delle gallerie Capo d'Orlando e Tindari, che attualmente ospitano il doppio senso di circolazione a seguito del provvedimento di sequestro delle gallerie sulla carreggiata verso Messina disposto dalla procura della Repubblica di Patti per gravi motivi di sicurezza.
Il Consorzio autostrade siciliane ha comunicato, infatti, nuove chiusure del transito con l'istituzione delle uscite obbligatorie secondo le seguenti modalità: dalle 21 di stasera alle 6 di domani mattina e dalle 21 di domani sera alle 6 di venerdì, per il ripristino dell'impianto di aerazione, sarà chiusa la galleria Tindari lato valle, e pertanto gli utenti provenienti da Messina dovranno obbligatoriamente uscire allo svincolo di Falcone e rientrare in autostrada dallo svincolo di Patti. Gli utenti provenienti da Palermo, invece, dovranno obbligatoriamente uscire a Patti e rientrare dallo svincolo di Falcone.
Sempre dalle ore 21 di stasera alle ore 6 di domani e dalle ore 21 di domani alle ore 6 del 6 gennaio, verrà chiuso al transito il tratto autostradale compreso tra gli svincoli di Brolo e Rocca di Capri Leone, in direzione Palermo. In questo caso i lavori riguarderanno il ripristino degli impianti elettrici all'interno della Galleria Capo d'Orlando. Gli automobiliti provenienti da Messina dovranno quindi obbligatoriamente uscire allo svincolo di Brolo e rientrare in autostrada dallo svincolo di Rocca di Capri Leone e viceversa per quelli che viaggiano in direzione Messina.
Intanto, rimane tutt'ora in vigore il provvedimento di sequestro delle due gallerie, Capo d'Orlando e Madonna del Tindari, emesso dal gip Onofrio Laudadio, lo scorso 12 sicembre a seguito dell'articolata inchiesta condotta dalla procura della Repubblica di Patti su disposizione del procuratore Rosa Raffa. Successivamente al sequestro, infatti, lo stesso giudice per le indagini preliminari aveva consentito l'ingresso nei tunnel ai tecnici per l'esecuzione dei lavori già appaltati per quanto riguarda la Tindari e lo svolgimento dei sondaggi e dei rilievi in quella Capo d'Orlando, senza comunque giungere ad un dissequestro.
Sulla stessa vicenda nei giorni scorsi, precisamente il 28 di dicembre, era chiamato a pronunciarsi anche il Tribunale del riesame, su ricorso della Provincia regionale di Messina, detentrice di alcune quote all'interno del Consorzio autostrade. In realtà l'udienza vera e propria al riesame non ha mai avuto luogo, visto che pochi giorni prima lo stesso avvocato Alessandro Pruiti, legale della Provincia, aveva presentato una seconda istanza per la rinuncia al ricorso.
Nelle motivazioni della rinuncia, però, il legale citava l'avvenuto parziale dissequestro delle gallerie da parte del Gip, rendendo vana l'udienza al riesame. Come detto però il dissequestro delle gallerie non è mai stato ed il provvedimento rimane ancora in vigore così come in piedi resta l'inchiesta della Procura che, dopo l'aspetto della sicurezza per gli utenti, approfondirà ora quello puramente amministrativo circa le somme che il Cas ha incassato dai pedaggi ma non ha effettivamente speso per i lavori di manutenzione della tratta.